Mettiamo subito le cose in chiaro: RITENZIONE IDRICA e cellulite non sono la stessa cosa! Se quando ti guardi le gambe noti il classico aspetto a buccia d’arancia, significa che il tuo corpo ha la tendenza a trattenere liquidi. Questi, accumulandosi negli spazi interstiziali, ovvero tra cellula e cellula, causano un gonfiore detto “edema”.
Le zone del corpo maggiormente predisposte sono gli arti inferiori, in particolare cosce, glutei e caviglie e, in alcuni casi, anche l’addome. La ritenzione idrica porta le cellule a trattenere non solo liquidi, ma anche sali minerali e tossine che alterano il metabolismo cellulare. La conseguenza è una pelle dall’aspetto “spugnoso” che, se sottoposta a pressione, lascerà un’impronta definita per qualche secondo.
Tra i sintomi più comuni che potresti provare ci sono le gambe gonfie e il senso di pesantezza. Potresti inoltre notare un colorito non uniforme della tua pelle o un aumento di peso.
Ma perché compare la ritenzione idrica?
Spesso a causa di uno squilibrio tra il sistema venoso e quello linfatico, oltre a una cattiva circolazione sanguigna. Ma ci sono anche altri fattori che contribuiscono al suo insorgere, come una dieta ipocalorica povera di proteine, un consumo eccessivo di alimenti salati e un’attività fisica ridotta.
Oltre a questi macro-fattori, ci sono poi abitudini e “vizi” che rischiano di contribuire alla presenza e all’aumento della ritenzione idrica. Stare a lungo ferma in piedi, consumare troppo alcol o caffè e fumare in maniera eccessiva, indossare abiti troppo stretti e tacchi troppo alti sono tutti comportamenti che possono provocare questo fastidioso inestetismo.